sabato 17 gennaio 2015

Racconti dall'India

Caro amico,
Sito di Fatehpur Sikri. Dei ragazzini ci inseguono durante l'intera visita chiedendoci il biglietto d'ingresso. Molto probabilmente vendono biglietti falsi ai visitatori che, grazie a guardie compiacenti, riescono ad entrare. Sono invadenti, quasi insopportabili. Per calmare l'insistenza diciamo che al termine della visita consegneremo loro il biglietto. 



Quindi smettono di chiedercelo, ma non ce li togliamo d'intorno. Una mia amica però ha avuto un'idea geniale: ha strappato il biglietto e ha detto a un bambino, che vedi nella foto allegata: "ora ricomponi il biglietto" insomma, li abbiamo fatti giocare. 



Non ti dico il risultato: erano estasiati, sorridenti, raggianti come se nessuno li avesse mai fatti giocare, come se per la prima volta avessero scoperto cosa volesse dire infanzia, gioco, spensieratezza. In pochi minuti eravamo circondati da bambini, adulti, turisti incuriositi da quello che stavamo facendo. 



La cosa che ci ha inquietato e a me ha fatto riflettere tantissimo è questa: il bambino voleva pagare con denaro la mia amica per il momento di gioco.
Aiuto!!!! Nei nostri oratori appena chiedi qualcosa ... Anche solo la quota associativa, i genitori ti guardano di storto ... In India un bambino voleva pagare un adulto per avergli regalato un momento di felicità e spensieratezza. 
Questo viaggio mi ha segnata parecchio ...
A breve un altro racconto.

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