martedì 25 settembre 2012

Tech, idee, innovazione / #INNOVARE: le frontiere dell’innovazione

La parola all’innovazione: quella che esce dai laboratori, dagli incubatori e dalle start-up e diventa società ed economia; idee e inventori italiani che collezionano successi e si aprono a nuove sfide grazie alle tecnologie legate al mondo dei social media. I social media sono entrati nel mondo dell’economia creando nuove prospettive sia per quanto riguarda la brand promotion sia per quanto riguarda la proposta di nuovi servizi e il feedback diretto con gli utenti: un’evoluzione del rapporto con le persone che richiede nuove energie, nuove strategie e soprattutto nuove professionalità. Non solo startup digitali, però: affronteremo la “cultura del fare” in ambiti in cui, grazie ai nuovi media, la partecipazione ha creato e crea contesti applicativi nuovi, partendo dalla buone pratiche e da incontri con chi, cavalcando per tempo l’onda positiva dell’innovazione, ha maturato competenze e esperienze condivisibili.

Per info: http://socialmediaweek.org/torino/

domenica 9 settembre 2012

If thou must love me - Browning Barrett, Elizabeth

Altra stupenda poesia conosciuta con il programma radiofonico - La guardiana del faro.

If thou must love me, let it be for nought
Except for love's sake only. Do not say
I love her for her smile--her look--her way
Of speaking gently,--for a trick of thought
That falls in well with mine, and certes brought
A sense of ease on such a day--
For these things in themselves, Beloved, may
Be changed, or change for thee,--and love, so wrought,
May be unwrought so. Neither love me for
Thine own dear pity's wiping my cheek dry,--
A creature might forget to weep, who bore
Thy comfort long, and lose thy love thereby!
But love me for love's sake, that evermore
Thou may'st love on, through love's eternity.

sabato 8 settembre 2012

Le scarpe: ognuno indossi le proprie

Le scarpe. Un accessorio che calziamo tutti i giorni. Che siano da ginnastica, col tacco, mocassini, paperine, stivali, infradito, saldali, proteggono il nostro piede dalle avversità presenti sul terreno. Ognuno decide quali indossare. Comode o scomode, per un'occasione o per la routine quotidiana, tante o poche ... l'importante è starci bene dentro e soprattutto che siano funzionali al loro compito.
Ma le scarpe possono aprire altri scenari di riflessione.
A volte si ha la pretesa di sapere come altri le indossano sia dal punto di vista "estetico" sia da un punto di vista "metaforico". Nessuno può stare nelle scarpe degli altri (in tutti i due sensi letterali di questa frase) e nessuno può giudicare come e perché quelle scarpe vengono calzate e portate. Ognuno deve indossare le proprie al meglio senza pretendere di entrare in quelle di altri. Perché quando si cerca di entrarci ci si rende conto che possono essere strette o larghe, comode o scomode per il nostro piede e soprattutto da quella prospettiva si ha una visione limitata della persona che le indossa. Solo il proprietario delle calzatura ti può descrivere come cammina con quelle scarpe nelle strade della sua vita. La pretesa di saperlo a priori preclude ogni conoscenza, ogni spazio di scoperta e di cammino, qualunque esso sia ...
Se avessi fatto, per esempio, il cammino di Santiago nelle scarpe di un mio compagno di viaggio sicuramente non avrei fatto neanche un chilometro ... ma 24 scarpe hanno fatto 160 km cercando di conoscersi e capirsi nonostante le diversità che, fortunatamente proprio perché esistono (bisogna solo saperle accettare mettendosi in discussione), danno sapore, gusto e colore alla vita.