mercoledì 18 giugno 2014

Sala d'aspetto: attendiamo pazienti

L'attesa dal medico mi fa osservare il mondo dalla finestra. Vedo la mia compagna di banco delle medie: è un po' ingrassata, ma fuma sempre, lo spaturlo (alias cane) che fa la cacca e il padrone che non la raccoglie ... non so quale sia la bestia o la persona. Vedo moto parcheggiate sui marciapiedi.
Attendere inutilmente non mi è mai piaciuto: dovevo passare mezz'ora fa. Ma la più importante virtù oggi giorno è la pazienza. Allora continuo ad aspettare sapendo che almeno sono qui in questa stanza per farmi prescrivere farmaci per vivere al meglio un viaggio in India. Ci sono persone, invece, che hanno la moglie ricoverata e vogliono confrontarsi con la dottoressa, sono in attesa (questa sì snervante fisicamente e moralmente) di un intervento chirurgico.
E poi quando il ritardo supera l'ora incominciano le perle dei giovani d'oggi (i 70enni e 80enni) che parlano di tecnologia, imprenditoria e manualità che i vecchi di oggi (i 20enni e 30enni) non hanno o non sanno usare.
Allora va bene così. Attendiamo pazienti.