giovedì 5 maggio 2016

Quando è l'UMANO a fare la differenza

Buongiorno,
sono un/a cittadino/a del Comune di (Omissis). Oggi mi sono recato/a alla ASL (Omissis) per ricevere il PIN per l'attivazione delle credenziali al sistema (Omissis). L'unico modo per attivarlo e recarsi di persona a uno degli sportelli presenti sul territorio.
Alle 8:44 prendo il biglietto numero 118, con 98 persone in coda. Fortunatamente l'attesa (3 ore) è stata piacevole. Ho incontrato una signora di 80 anni che ne dimostrava non più di 70 e con una mente da quarantenne. Di origini siciliana, ha girato tutto il mondo per passione, legge libri, fa la settimana enimmistica e va in palestra. Che bella mente aperta e ruspante!
Arriva il mio turno. L'operatore (Omissis) è gentilissimo/a. Tenta di avviare la procedura, ma il sistema è in palla. Vedo dall'espressione del suo volto che è dispiaciuto/a. Prende tutta la documentazione e mi dice che riproverà nel pomeriggio (fuori orario lavorativo) perché ora non funziona il terminale. Mi chiede il numero telefonico: mi contatterà quando riuscirà a imputare i miei dati e timidamente mi chiede se nel pomeriggio posso ritornare per ritirare la documentazione. Gli/Le chiedo se fosse possibile inviarmi il tutto via mail. Lui/Lei tentenna e poi mi dice "farò il possibile per inviare il tutto via mail". Vado a casa, saluto la signora "open mind" ed esco dall'ASL alle 12:15 circa. Alle 15:15 ricevo una chiamata. Era il/la signor/a dello sportello dell'ASL. Voleva accertarsi se avessi ricevuto le mail per l'attivazione del servizio. Controllo ed effettivamente avevo ricevuto tutto via posta elettronica. Ringrazio il/la signore/la sia telefonicamente, sia via mail, perché ha utilizzato la posta personale adibita a lui/lei dall'Ente.
Condivido tutto con un'amica che mi scrive la sintesi di questa storia:  ... Quando è l'UMANO a fare la differenza.