martedì 18 dicembre 2012

Presepe artistico 2012 - Parrocchia Sant'Alfonso de' Liguori (Torino)

Il presepe sarà visitabile:
dal lunedì al venerdì dalle ore 17 alle ore 19
sabato e prefestivi dalle ore 17 alle ore 19.30
domenica e festivi dalle ore 9.30 alle ore 12.45 e dalle ore 17.00 alle ore 19.30

Il presepe si trova nel salone sottochiesa con ingresso da via Netro, 3/B.



Il presepe si sviluppa su una superficie di oltre 50mq ed è stato realizzato da un'équipe di 15 persone. Rispetto all'edizione 2011, il presepe 2012 ha radicalmente modificato l'ambientazione e gli stili realizzativi; sono stati introdotti personaggi meccanici.
I lavori sono iniziati a fine settembre... ecco alcuni numeri del presepe:
- 125kg di scagliola
- 600m di cavi elettrici
- 40 lampade per realizzare le fasi del giorno
- 56 lampade per illuminare i villaggi
- 9 personaggi meccanici
- 250 cavi di fibra ottica
- 55m di stoffa
- e così tante ore di lavoro che non possono essere quantificate...

Case e montagne sono state realizzate in polistirolo, rivestito di polistirene e/o scagliola, quindi sono state tinteggiate.
La colorazione del villaggio è stata realizzate con pigmenti colorati.

2 centraline elettrice gestiscono l'illuminazione del presepe e quella delle case.

Al presepe hanno collaborato:
Nada Buoniconti, Paolo Censi, Roberto Da Bove, Ilaria Durelli, Francesca Galluzzi, Maria Teresa Massa, Sandra Ortega, Piera Pasté, Saverino Reale, Giancarlo Rossetti, Paolo Saladini, Erika Sgargetta.
Un grazie anche a: Giulia, Alessandro, Lorenzo, Sara, Santiago, Matteo, Felipe, Juan

sabato 1 dicembre 2012

Dal "come" dipende la fede stessa


"Sì, lo stile con cui il cristiano sta nella compagnia degli uomini è determinante: dal "come" dipende la fede stessa, perché non si può annunciare un Gesù che racconta Dio nella mitezza, nell'umiltà, nella misericordia, e farlo con stile arrogante con toni forti o addirittura con atteggiamenti che appartengono alla militanza mondana!"


lunedì 26 novembre 2012

Lavori in corso - Presepe Artistico 2012 - Sant'Alfonso de' Liguori Torino


Una bellissima attività che sto portando avanti con il gruppo presepisti della parrocchia Sant'Alfonso de' Liguori. La passione e l'entusiasmo sono a mille ... solo il tempo soffia a vento contrario. Speriamo di portare a termine il nostro progetto.
Per conoscerci http://parrocchie.diocesi.torino.it/parr048/presepeartistico/home.php
Per info: info@presepeartistico.santalfonso.it; presepisti-parr-s-alfonso@googlegroups.com

domenica 18 novembre 2012

Le contraddizioni ... presunte o volute? (2)

Dopo aver letto le prime 70 pagine del libro di Paolo Giordano consiglio un altro libro per conoscere la storia e la guerra in Afghanistan. Un libro che non ha avuto gli onori dei banconi delle librerie (religiose e non).
Le lezioni proibite di Suraya Sadeed.
Inoltre consiglio la visita ai seguenti link:
- http://surayasadeed.com
- http://www.helptheafghanchildren.org
Se invece volete un bel libro sul corpo umano tra istinto, passione, amore e paure consiglio l'ultimo libro di Daniel Pennac: Storia di un corpo.

venerdì 16 novembre 2012

Le contraddizioni ... presunte o volute? (1)

Sono sempre più stupita delle scelte dei libri esposti nelle librerie religiose. Non faccio nomi, ma chi mi conosce sa a quali mi posso riferire. Non è la prima volta che mi pongo questa domanda. Ma oggi la contraddizione e il paradosso sono così trasparenti ed espliciti che ho prurito alle mani e non resisto nello scrivere. Reputo sconcertante non trovare libri come Ave Mary di Michela Murgia o Come in terra così in cieli di don Gallo e invece trovare in bella vista sul bancone l'ultimo di Paolo Giordano Il corpo umano. Nulla togliere a questo libro: è la mia attuale lettura. Ma mi chiedo: perché questo e non gli altri? Anche questo rimarrà un mistero della Fede. Volutamente senza punto interrogativo.

giovedì 1 novembre 2012

La testimonianza

Quali sono le cose importanti, le priorità che dipingono la nostra vita rendendola una bellezza ai nostri occhi e una testimonianza al mondo?
Eh, la testimonianza. Una bella responsabilità: portare avanti i propri pensieri rendendoli azioni. Ma che bel carico di responsabilità. Una bellezza che non sfuma neanche quando persone che credevi testimoni non si dimostrano tali. Questo perché c'è una bellezza trascendente che non si limita a guardare le tendenze e le debolezze terrene. Sì, una grande delusione ma al contempo una situazione per ingranare la prima e scalare le marce sulle strade della testimonianza ancora con più determinazione. Questa è la rotta, questa è la direzione, questa è la decisione.

domenica 21 ottobre 2012

Riscatto e Ri(s)catto

"Il Figlio dell'uomo infatti non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti" (Marco 10,35-45)

Quanto abbiamo bisogno di essere riscattati da Gesù evitando i ricatti del mondo di oggi, scavalcando le intimidazioni, di carattere materiale e morale, a cui ogni giorno siamo sottoposti. Gesù, però, non ci libera dalle prigionie del mondo donandoci potere, successo, denaro. Lui è la libertà, Lui è il riscatto.

martedì 25 settembre 2012

Tech, idee, innovazione / #INNOVARE: le frontiere dell’innovazione

La parola all’innovazione: quella che esce dai laboratori, dagli incubatori e dalle start-up e diventa società ed economia; idee e inventori italiani che collezionano successi e si aprono a nuove sfide grazie alle tecnologie legate al mondo dei social media. I social media sono entrati nel mondo dell’economia creando nuove prospettive sia per quanto riguarda la brand promotion sia per quanto riguarda la proposta di nuovi servizi e il feedback diretto con gli utenti: un’evoluzione del rapporto con le persone che richiede nuove energie, nuove strategie e soprattutto nuove professionalità. Non solo startup digitali, però: affronteremo la “cultura del fare” in ambiti in cui, grazie ai nuovi media, la partecipazione ha creato e crea contesti applicativi nuovi, partendo dalla buone pratiche e da incontri con chi, cavalcando per tempo l’onda positiva dell’innovazione, ha maturato competenze e esperienze condivisibili.

Per info: http://socialmediaweek.org/torino/

domenica 9 settembre 2012

If thou must love me - Browning Barrett, Elizabeth

Altra stupenda poesia conosciuta con il programma radiofonico - La guardiana del faro.

If thou must love me, let it be for nought
Except for love's sake only. Do not say
I love her for her smile--her look--her way
Of speaking gently,--for a trick of thought
That falls in well with mine, and certes brought
A sense of ease on such a day--
For these things in themselves, Beloved, may
Be changed, or change for thee,--and love, so wrought,
May be unwrought so. Neither love me for
Thine own dear pity's wiping my cheek dry,--
A creature might forget to weep, who bore
Thy comfort long, and lose thy love thereby!
But love me for love's sake, that evermore
Thou may'st love on, through love's eternity.

sabato 8 settembre 2012

Le scarpe: ognuno indossi le proprie

Le scarpe. Un accessorio che calziamo tutti i giorni. Che siano da ginnastica, col tacco, mocassini, paperine, stivali, infradito, saldali, proteggono il nostro piede dalle avversità presenti sul terreno. Ognuno decide quali indossare. Comode o scomode, per un'occasione o per la routine quotidiana, tante o poche ... l'importante è starci bene dentro e soprattutto che siano funzionali al loro compito.
Ma le scarpe possono aprire altri scenari di riflessione.
A volte si ha la pretesa di sapere come altri le indossano sia dal punto di vista "estetico" sia da un punto di vista "metaforico". Nessuno può stare nelle scarpe degli altri (in tutti i due sensi letterali di questa frase) e nessuno può giudicare come e perché quelle scarpe vengono calzate e portate. Ognuno deve indossare le proprie al meglio senza pretendere di entrare in quelle di altri. Perché quando si cerca di entrarci ci si rende conto che possono essere strette o larghe, comode o scomode per il nostro piede e soprattutto da quella prospettiva si ha una visione limitata della persona che le indossa. Solo il proprietario delle calzatura ti può descrivere come cammina con quelle scarpe nelle strade della sua vita. La pretesa di saperlo a priori preclude ogni conoscenza, ogni spazio di scoperta e di cammino, qualunque esso sia ...
Se avessi fatto, per esempio, il cammino di Santiago nelle scarpe di un mio compagno di viaggio sicuramente non avrei fatto neanche un chilometro ... ma 24 scarpe hanno fatto 160 km cercando di conoscersi e capirsi nonostante le diversità che, fortunatamente proprio perché esistono (bisogna solo saperle accettare mettendosi in discussione), danno sapore, gusto e colore alla vita.

venerdì 31 agosto 2012

Arrivederci



Un tempo avevo sogni sulla Chiesa. Una Chiesa che procede per la sua strada in povertà e umiltà, una Chiesa che non dipende dai poteri di questo mondo … Una Chiesa che dà spazio alle persone capaci di pensare in modo più aperto. Una Chiesa che infonde coraggio, soprattutto a coloro che si sentono piccoli o peccatori. Sognavo una Chiesa giovane. Oggi non ho più questi sogni. Dopo i settantacinque anni ho deciso di pregare per la Chiesa.

Citazione da “Conversazioni notturne a Gerusalemme” di Carlo Maria Martini.

La mia bibliografia digitale
Eugenio Scalfari - La fede e il dubbio (1.9.2012 - La Repubblica)
G. Barbareschi, R. Spreafico. «Il credente e il non credente che è in me» (articolo originale)
G. Barbareschi, R. Spreafico. «Il credente e il non credente che è in me» (trascrizione sul sito della Diocesi di Milano)
La7.it - Intervista
Il lembo del mantello - La videointervista di Gianni Riotta al Cardinal Martini
Vito Mancuso - "Rifiuto cure, testimonianza di libertà"
Don Luigi Ciotti - ''Era capace di parlare chiaro senza ipocrisie''

giovedì 30 agosto 2012

Il sorriso


Il sorriso consapevole e il ghigno inquieto.
C'è il sorriso di chi non perde mai la genuina capacità di meraviglia.
C'è il sorriso di chi intuisce di aver compreso o che mai comprenderà.
C'è il sorriso di chi si apre all'altro e quello di chi si fa scherno del pensiero altrui.

Torino spiritualità 2012

martedì 14 agosto 2012

Tentativo di gelosia

Barbara Alberti mi ha fatto conoscere poesie bellissime. Eccone un'altra di Marina Cvetaeva.

Come state con quell'altra 
- più semplice, vero? - Un colpo di remo!
Lungo la linea della costa se n'è andato 

presto il ricordo di me, isola flottante? 
(nel cielo - non sulle acque!)
Anime, anime! - sorelle dovete essere,
non amanti - voi!

Come state con una donna semplice? 

Senza divinità?
Deposta dal trono la sovrana 

(e da esso disceso), come state
- vi date da fare - vi raggrinzite? 
Vi alzate - come?
Con il dazio dell'immortale 

mediocrità come ve la cavate, poveretto?

"Spasimi e intermittenze, basta! 

Mi prenderò una casa."
Come state con una qualsiasi 

- voi, eletto mio?

V'è più connaturato e commestibile il cibo? 

Non nascondere il successo!
Come state con un simulacro 

- voi che avete calpestato il Sinai?

Come state con un'estranea, una "terrestre"? 

Per la costola - v'è cara?
La vergogna con le briglie di Zeus 

non vi frusta la fronte?

Come state - Come vi sentite - cosa potete?

 Cantate - come?
Con la piaga dell'immortale coscienza 

come ve la cavate, poveretto?

Come state con un articolo da mercato? 

La servitù è dura?
Dopo i marmi di Carrara come state con la polvere di gesso? 

(Dio scolpito, in una gleba - e frantumato!)

Come state con una centomillesima
voi, che avete conosciuto Lilith!?
Dell'ultima novità di mercato siete sazio? 

Stanco delle maghe, come state con una donna terrestre, 
senza i sesti sensi?

Via, per la testa: siete felice?
No? Nella frana senza profondità 

- come state, mio caro? E' più pesante?
E' forse così - come per me con un altro?

sabato 11 agosto 2012

Hola, buen camino

Eccomi ritornata a casa. 
Il cammino si è dimostrato molto arduo dal punto di vista fisico. In più di una occasione la fatica e i crampi hanno completamente catturato la mia attenzione senza lasciare spazio alla contemplazione cosmica in cui ero immersa.
Ma ciò mi ha fatto capire che il cammino di Santiago, come qualunque pellegrinaggio, è un concentrato, un succo della vita: un percorso fatto di salite e discese, di condivisione e solitudine, di fatica e di gioia.
Hola, buen camino, il saluto che mi ha accompagnata nei 160 km - da Pedrafita a Santiago -, proclamato da credenti e non, dovrebbe essere la vitamina che ogni giorno dovremmo somministrarci reciprocamente. Un po' come il potassio e il magnesio, indispensabili per lo sforzo prolungato compiuto durante il cammino.
Allora buen camino a tutti, nel momento di vita in cui siete, nella libertà di viverla, nella gioia e nella sofferenza che manifestate o celate, nelle sconfitte e nel successo, nell'amore e nell'astio.
Buen camino seguendo quel germe di bene che è innestato dentro ogni persona, pronto per essere annaffiato e coltivato per farlo crescere e vivere nelle nostre azioni, fuori di noi.

Le fotohttps://www.dropbox.com/sh/206j4fnm40woww6/okF-efOotA

sabato 28 luglio 2012

Un cammino in tutti e con tutti i sensi

Lo zaino è pronto. Che fatica scegliere il minimo indispensabile da portarsi sulle spalle per una settimana. In questi giorni ho capito il significato del termine essenziale.
Mi metto in cammino verso Santiago di Compostela in tutti e con tutti i sensi, non per una ricerca, ma per radicare una scelta, confermarla e soprattutto trovare la forza per attuarla.
L'incoraggiamento - per non far sì che lo sconforto prenda il sopravvento - mi verrà dai miei compagni di cammino.
Allora pronti, partenza e via seguendo le tracce delle conchiglie per arrivare alla meta scritta nel mio cammino interiore.

domenica 10 giugno 2012

Ottava puntata - Connessione: PC o Internet?

Ottava puntata della ricerca GIOVANI NATIVI DIGITALI?, realizzata a Casalecchio di Reno da Erika Sgargetta e Sara Carboni all'interno del Master in Multimedia Education, Universita di Roma La Sapienza.







Internet è Facebook, Youtube si usa per la musica. E’ inconcepibile il computer senza connessione. Come il cellulare è un’estensione naturale del corpo dei giovani, così ormai la connessione alla rete è qualcosa di intrinseco al computer, come se fosse un software, o addirittura parte dell’hardware.

martedì 5 giugno 2012

One World Family Love - Le parole






Le parole. Nei rapporti umani spesso non abbiamo che quelle per provare a spiegare, a raccontarci, a perdonare. Parole di amore o di rabbia, scrigni di infinite tenerezze e voragini d'inquietudine. Parole come pietre, come spade o come carezze.
E ancora sono le parole - quelle dette o quelle non dette - a segnare il destino di una famiglia o di una storia d'amore.
Ma può anche accadere d'accorgersi, a un certo punto di una vita o di una storia, che le parole alla fin fine non sono più così importanti, che non sono più così necessarie perché è l'amore stesso a parlare con quella sua sintassi senza sillabe, ma fatta di gesti, di sguardi, di meravigliosi sottintesi capaci di contenere molto di più di un intero vocabolario.

sabato 19 maggio 2012

Commemorazione

La morte non è niente.
Sono solamente passato dall’altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto.
Io sono sempre io e tu sei sempre tu.
Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora.
Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare; parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato.
Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria solenne o triste.

Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme.
Prega, sorridi, pensami!
Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza.
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza.
Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista?
Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo.
Rassicurati, va tutto bene.
Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata.
Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace.


Henry Scott Holland

sabato 12 maggio 2012

Settima puntata - Connessione: Internet o Cellulare?

Settima puntata della ricerca GIOVANI NATIVI DIGITALI?, realizzata a Casalecchio di Reno da Erika Sgargetta e Sara Carboni all'interno del Master in Multimedia Education, Universita di Roma La Sapienza.




I nativi digitali hanno a disposizione una grande quantità di codici e strumenti di comunicazione: dai social network come Facebook, Netlog a MSN Messanger, al telefono cellulare, ai siti di file sharing e di condivisione dei contenuti online. Dunque la tecnologia nella loro vita diventa un’estensione naturale del loro corpo con la quale comunicano e interagiscono, con la quale sono connessi al mondo e, in un futuro quanto mai prossimo, in mobilità.

martedì 8 maggio 2012

Sesta puntata - Spazio-Tempo: Online vs Offline?

Sesta puntata della ricerca GIOVANI NATIVI DIGITALI?, realizzata a Casalecchio di Reno da Erika Sgargetta e Sara Carboni all'interno del Master in Multimedia Education, Universita di Roma La Sapienza.



lunedì 30 aprile 2012

Quinta puntata - Spazio-Tempo: Nuovi media per combattere la noia

Quinta puntata della ricerca GIOVANI NATIVI DIGITALI?, realizzata a Casalecchio di Reno da Erika Sgargetta e Sara Carboni all'interno del Master in Multimedia Education, Universita di Roma La Sapienza








Le tecnologie dell'informazione e della comunicazione tentano di superare i limiti della comunicazione faccia a faccia – come ad esempio la distanza fisica – attraverso dispositivi di mediazione, sostituendo cioè l'esperienza diretta dell'altro con una percezione mediata.
Ciò comporta naturalmente delle differenze nell'interazione, determinate anche dalla diversa disponibilità di canali comunicativi. Ma nonostante la separazione fisica e contestuale degli interlocutori, le ICT consentono tuttavia una simulazione dell'interattività e una co- presenza enunciativa, che riducono concretamente i vincoli spazio- temporali.
Fra le conseguenze di questo modo di interagire virtuale vi è quindi proprio la mutazione dei concetti di tempo e di spazio, attraverso la creazione di nuovi mondi che modificano anche la percezione delle proprie appartenenze.
L'abitudine all'uso di queste nuove modalità di comunicare, specie fra i più giovani, porta a una “naturalizzazione” dei nuovi media: essi entrano a far parte della “scenografia dell'esistere”, riducendo nettamente la demarcazione fra realtà quotidiana e realtà da essi generata.

domenica 1 aprile 2012

Quarta puntata - Comunità: Giocare in rete

Quarta puntata della ricerca GIOVANI NATIVI DIGITALI?, realizzata a Casalecchio di Reno da Erika Sgargetta e Sara Carboni all'interno del Master in Multimedia Education, Universita di Roma La Sapienza



Comunità - Giocare in rete from Redazione Blogos on Vimeo.


sabato 24 marzo 2012

Tattica e strategia

L'ho sentita la prima volta alla trasmissione "La guardiana del faro".
Mi ha colpita per la sua semplicità che lascia senza parole perché dice tutto.

La mia tattica è guardarti
imparare come sei
volerti come sei
la mia tattica è parlarti
costruire con parole
un ponte indistruttibile
la mia tattica è rimanere nel tuo ricordo
non so come
né so con quale pretesto
ma rimanere in te
la mia tattica è essere franco
e sapere che tu sei franca
e che non ci vendiamo simulacri
affinché tra i due
non ci sia teloni
né abissi
la mia strategia è
invece
molto più semplice
e più elementare
la mia strategia è
che un giorno qualsiasi
non so con che pretesto
finalmente abbia bisogno di me.

Poesia di Mario Benedetti

domenica 18 marzo 2012

Terza puntata - Comunità: Comunicare Apprendere Produrre in rete

Terza puntata della ricerca GIOVANI NATIVI DIGITALI?, realizzata a Casalecchio di Reno (Bologna) da Erika Sgargetta e Sara Carboni all'interno del Master in Multimedia Education, Universita di Roma La Sapienza.





Comunità: Comunicare Apprendere Produrre in rete from Redazione Blogos on Vimeo.

L’avvento delle tecnologie digitali ha sicuramente dato un contributo importante al rafforzamento del senso della comunità. Infatti, diversamente da quanto avvenuto durante il predominio della comunicazione di massa, in cui l’individuo aveva poche occasioni per parlare di sé e del suo rapporto coi media stessi, i media digitali spesso sembrano venire incontro al nuovo bisogno di comunità emerso in seguito a un eccessivo ricorso all’individualità e al soggettivismo. Ecco allora come fare comunità assume oggi nuovi significati, che si riverberano e si rafforzano con l’essere comunità in senso più tradizionale.

sabato 25 febbraio 2012

Seconda puntata - Individualità: Chi sei online?

Seconda puntata della ricerca GIOVANI NATIVI DIGITALI?, realizzata a Casalecchio di Reno (Bologna) da Erika Sgargetta e Sara Carboni all'interno del Master in Multimedia Education, Universita di Roma La Sapienza.



Individualità - Chi sei online? from Redazione Blogos on Vimeo.

To be, or not to be, that is the question. Nell’era digitale la celebre frase dell’Amleto deve essere riadattata e riconsiderata. Esserci, esserci-con, esserci-per, ecco la questione. Si parte da un io (l’esserci), per passare ad un tu (l’esserci-con) e infine giungere ad un noi (l’esserci-per). Il punto di partenza, però, è l’esserci, che in ultima analisi richiama all’identità, all’individualità. Nella “cultura del narcisismo” anche le espressioni più progressiste dell’identità sono contaminate da una straordinaria enfatizzazione dell’ego, dalla elefantiasi dei bisogni di autoaffermazione, di rappresenzazione.
Ma cosa vuol dire “esserci” nella società liquida di cui parla Bauman?
I teenager oramai equipaggiati di confessionali elettronici portatili non sono che apprendisti in formazione e formati all´arte di vivere in una società-confessionale, una società notoria per aver cancellato il confine che un tempo separava pubblico e privato. Essere membri della società dei consumatori è un arduo compito, un percorso in salita che non finisce mai. Il timore di non riuscire a conformarsi è stato soppiantato dal timore dell´inadeguatezza, ma non per questo si è fatto meno tormentoso. I mercati dei consumatori sono bramosi di capitalizzare questo timore, e le industrie che sfornano beni di consumo si contendono lo status di guide/aiutanti più affidabili per i loro clienti, sottoposti allo sforzo incessante di essere all'altezza del compito. Sono i mercati a fornire gli "attrezzi", cioè gli strumenti indispensabili per "auto-fabbricarsi": un lavoro che ciascuno esegue, però in ultima analisi, da sé.

sabato 11 febbraio 2012

Prima puntata - Ti senti un nativo digitale?

Prima puntata della ricerca GIOVANI NATIVI DIGITALI?, realizzata a Casalecchio di Reno (Bologna) da Erika Sgargetta e Sara Carboni all'interno del Master in Multimedia Education, Università di Roma La Sapienza.





Ti senti un nativo digitale? from Redazione Blogos on Vimeo.