giovedì 25 aprile 2019

L'importanza del 25 aprile - LA LIBERTÀ NON È UN REGALO


Ciao Ciccio, sono il nonno. Spero che tu stia molto bene. Un altro anno è passato e grazie per non avermi dimenticato. Grazie per il tempo che ti sei preso per ricordarti di me anche oggi dopo tutti questi anni. Non posso credere che tu sia già così grande. Vorrei essere lì per vedere come sei cresciuto e che genere di uomo sei diventato. Ma so già che sarei molto fiero di te.
Questa è la mia ultima cassetta. Mi piacerebbe continuare, ma di cose ce ne siamo già dette tante e io sono stanco, molto stanco.
Solo ricordati che questo Paese è quello per cui io e altri abbiamo combattuto. NON È STATO UN REGALO. Non dimenticarlo mai. Se arriveranno a minacciare la tua libertà e quella dei più deboli - perché quelli partono sempre dai più deboli - scendi in piazza, agitati, scrivi, opponiti e coinvolgi  più persone possibile. Se ti diranno che è normale odiare una persona, che è giusto sottomettere le donne, useranno parole me "prima noi degli altri", tu promettimi che non renderai mai vano quello per cui abbiamo combattuto da giovani.

lunedì 22 aprile 2019

Argentina 2018 - Le cascate di Iguazu lato argentino e brasiliano - Ruta gesuitica

Eccoci all'ultimo post del mio viaggio ... ormai dell’anno scorso. Un'altra estate si avvicina con un’altra meta, ma l’Argentina, e il Sud America in generale, ormai è nel mio cuore.
Sempre con il coche cama abbiamo raggiunto Puerto Iguazú, una cittadina che, con la sua posizione strategica per raggiungere le famose Cataratas, accoglie i turisti per la visita di una delle Sette meraviglie del mondo naturale. Inoltre ospita Las Tres Fontanas, unico posto al mondo dove si possono vedere tre Stati e tre confini (Argentina, Brasile, Paraguay) in un solo colpo d'occhio.
Merita un plauso anche l'hotel che abbiamo scelto e consigliamo caldamente: "125 Hotel". Situato in una buona posizione vicino al Terminal di Puerto Iguazú, quindi comodo sia per i pullman che conducano alle cascate e sia per partire verso altre destinazioni, offre anche la possibilità di cenare in un ottimo ristorante. Silvio, di origine italiana, con tutto il team è stato disponibile ad ogni nostra richiesta: l'ultimo giorno, nonostante il check out della mattina, ci ha concesso una doccia alla sera, dandoci anche tutti i confort (asciugamani, shampoo, bagnoschiuma) prima di partire per San Ignacio.
Per visitare bene tutti i parchi con assoluta calma ci vogliono almeno 3 giorni.
Noi siamo partite dal lato brasiliano. Abbiamo raggiunto, tramite una navetta, Foz do Iguaçu e l'entrata al parco (http://cataratasdoiguacu.com.br/). La visita sul versante brasiliano prevede una camminata dalla quale si possono ammirare le cascate presenti sul lato argentino. Per noi c'è stato anche il primo incontro con i coati. Consiglio: non mangiate in loro presenza. È una passeggiata che ha il suo culmine sulla passerella finale dalla quale è facile ammirare arcobaleni e la gola d'acqua che porta alla Garganta del Diablo, il punto di massima attrazione per i turisti



La visita sul lato argentino, invece, è più varia e certamente di maggior fascino (https://iguazuargentina.com/). La camminata tra le cascate prevede due percorsi: percorso superiore e percorso inferiore. Sono entrambi molto affascinanti e ti fanno vedere le cascate da prospettive diverse. Da non perdere: il safari e ovviamente andare sotto una garganta (ovviamente non del Diablo) con i gommoni. Il culmine però lo si raggiunge sulla passerella che conduce alla Garganta del Diablo: uno spettacolo che fa capire quanto l'uomo sia piccolo di fronte alla potenza della natura.
Un consiglio che vi posso dare: visitate il Parque Nacional Iguazú in due giorni. L'ingresso per il secondo giorno prevede una scontistica. Ricordatevi però di tenere il biglietto del giorno precedente o una foto di voi con le cascate sul cellulare che documenti la vostra visita altrimenti vi fanno storie e tentano di farvi pagare la tariffa piena.



Ultima tappa del nostro viaggio è stata San Ignacio e la Ruta gesuitica. Giornata molto affascinante. Misión Jesuítica Guaraní de La Santísima Trinidad del Paraná è veramente incantevole. Per visitarla siamo sconfinate in Paraguay e anche San Ignacio e tutta la parte museale meritano una sosta.

sabato 20 aprile 2019

Il Sacro oltre e nella Fede

Sacro è il corpo di una prostituta appena picchiata dalle mani dell'uomo che l'ha pagata e considerata un oggetto.
Sacro è il dolore di un figlio per la malattia di un padre.
Sacra è la gioia per la nascita di una bambina marocchina dopo una gravidanza con molte complicazioni.
Sacro è il bene fatto bene.
Sacra è la bellezza del digiuno con il sorriso in volto.
Sacro è il ramadan.
Sacra è la ṣalāt e il hijab.
Sacro è il silenzio e la contemplazione.
Sacra è la Croce.
Sacro è quel Volto penetrato dal dolore.
Sacro è ogni volto penetrato dal dolore.
Sacro è il Credo e la Fede qualunque essa sia.
Sacra è la vita.
Sacro è il barcone in mezzo al Mediterraneo da salvare.
Sacro è quel corpo in fondo al Mediterraneo.
Sacro è un porto sicuro.
Sacro è il desiderio di partire per il Mozambico per portare aiuto e competenza.
Sacra è l'accoglienza.
Sacra è la lealtà e la condivisione.
Sacra è la gratitudine.
Sacra è l'infanzia del bambino sfruttato dalle cittadelle del benessere del mondo.
Sacro è prendersi cura.
Sacro è il nostro pianeta perché è la nostra Casa.
Sacra è una mano tesa in soccorso di chi è caduto.
Sacro è il colore della pelle.
Sacro è il rispetto.
Sacra è la cultura di ogni popolo.
Sacro è l'amore.
Sacra è l’amicizia.
Sacra è l'etica.
Sacra è una vita investita verso il bene comune.
Sacro è il perdono.
Sacro è rinascere dopo il carcere.
Sacro è il 25 aprile.

Il Sacro è nel nostro quotidiano. Ci sono cose che non possono essere violate o messe in discussione perché sono il fondamento della vita di ogni essere umano. Tutti vogliamo vivere in un mondo di pace. Ma il primo passo è sempre il mio. La prima testimonianza è sempre la mia. Incominciando da me capisco che ci sono tante persone (più di quante pensiamo) che vivono il Sacro nel loro quotidiano.

giovedì 4 aprile 2019

Per chi non ha Voce - Sermig

Oggi a mezzanotte esce in tutti i negozi digitali (iTunes, Apple Music, Spotify, Amazon, Play store...) Per chi non ha voce, nuovo singolo del Laboratorio del Suono. Scelto dal Sermig, sarà l’inno dell'Appuntamento dei Giovani della Pace di Bergamo dell'11 maggio 2019 per dire insieme: Basta Guerre! Una sola voce, unita contro tutte le guerre che affliggono il nostro mondo, per dare voce a chi oggi non ce l’ha.
ISCRIVITI al sesto Appuntamento dei Giovani della Pace

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