Eccoci all'ultimo post del mio viaggio ... ormai dell’anno scorso. Un'altra estate si avvicina con un’altra meta, ma l’Argentina, e il Sud America in generale, ormai è nel mio cuore.
Sempre con il
coche cama abbiamo raggiunto
Puerto Iguazú, una cittadina che, con la sua posizione strategica per raggiungere le famose Cataratas, accoglie i turisti per la visita di una delle Sette meraviglie del mondo naturale. Inoltre ospita
Las Tres Fontanas, unico posto al mondo dove si possono vedere tre Stati e tre confini (Argentina, Brasile, Paraguay) in un solo colpo d'occhio.
Merita un plauso anche l'hotel che abbiamo scelto e consigliamo caldamente: "
125 Hotel". Situato in una buona posizione vicino al Terminal di Puerto Iguazú, quindi comodo sia per i pullman che conducano alle cascate e sia per partire verso altre destinazioni, offre anche la possibilità di cenare in un ottimo ristorante. Silvio, di origine italiana, con tutto il
team è stato disponibile ad ogni nostra richiesta: l'ultimo giorno, nonostante il
check out della mattina, ci ha concesso una doccia alla sera, dandoci anche tutti i confort (asciugamani, shampoo, bagnoschiuma) prima di partire per San Ignacio.
Per visitare bene tutti i parchi con assoluta calma ci vogliono almeno 3 giorni.
Noi siamo partite dal lato brasiliano. Abbiamo raggiunto, tramite una navetta,
Foz do Iguaçu e l'entrata al parco (
http://cataratasdoiguacu.com.br/). La visita sul versante brasiliano prevede una camminata dalla quale si possono ammirare le cascate presenti sul lato argentino. Per noi c'è stato anche il primo incontro con i
coati. Consiglio: non mangiate in loro presenza. È una passeggiata che ha il suo culmine sulla passerella finale dalla quale è facile ammirare arcobaleni e la gola d'acqua che porta alla
Garganta del Diablo, il punto di massima attrazione per i turisti
.
La visita sul lato argentino, invece, è più varia e certamente di maggior fascino (
https://iguazuargentina.com/).
La camminata tra le cascate prevede due percorsi: percorso superiore e
percorso inferiore. Sono entrambi molto affascinanti e ti fanno vedere
le cascate da prospettive diverse. Da non perdere: il safari e ovviamente
andare sotto una garganta (ovviamente non del
Diablo) con i gommoni. Il culmine però lo si raggiunge sulla passerella che conduce alla
Garganta del Diablo: uno spettacolo
che fa capire quanto l'uomo sia piccolo di fronte alla potenza della natura.
Un consiglio che vi posso dare: visitate il
Parque Nacional Iguazú in due giorni
. L'ingresso per il secondo giorno prevede una scontistica
. Ricordatevi
però di tenere il biglietto del giorno precedente o una foto di voi con
le cascate sul cellulare che documenti la vostra visita altrimenti vi
fanno storie e tentano di farvi pagare la tariffa piena.
Ultima tappa del nostro viaggio è stata San Ignacio e la Ruta gesuitica. Giornata molto affascinante. Misión Jesuítica Guaraní de La Santísima Trinidad del Paraná è veramente incantevole. Per visitarla siamo sconfinate in Paraguay e anche San Ignacio e tutta la parte museale meritano una sosta.